Isaia 53:1

Capitolo 53

La persona, Is 53:1-3

sofferenze, Is 53:4-9

umiliazione e l'esaltazione di Cristo sono minuziosamente descritte, con le benedizioni per l'umanità derivanti dalla sua morte e dalla sua morte Is 53:10-12

Versetti 1-3

In nessun luogo dell'Antico Testamento si profetizza così chiaramente e pienamente che Cristo avrebbe dovuto soffrire e poi entrare nella sua gloria, come in questo capitolo. Ma a tutt'oggi sono pochi coloro che percepiscono o riconoscono la potenza divina che accompagna questa parola. L'autentica e importantissima notizia della salvezza dei peccatori attraverso il Figlio di Dio viene ignorata. L'umile condizione a cui si sottopose e la sua comparsa nel mondo non corrispondevano all'idea che gli ebrei si erano fatti del Messia. Ci si aspettava che venisse in pompa magna; invece è cresciuto come una pianta, silenziosamente e insensibilmente. Non aveva nulla della gloria che si poteva pensare di incontrare in lui. Tutta la sua vita non fu solo umile come condizione esteriore, ma anche dolorosa. Essendo fatto peccato per noi, subì la pena a cui il peccato ci aveva esposto. I cuori carnali non vedono nulla nel Signore Gesù per desiderare di interessarsi a lui. Ahimè, quanti lo disprezzano ancora nel suo popolo e lo rifiutano per quanto riguarda la sua dottrina e la sua autorità!

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